giovedì 29 dicembre 2011

Un Westfalia di Lego


Volkswagen sta continuando a proporre modelli di auto nuove, come la vw up, e modelli nuovi di automobili storiche, come il nuovo Maggiolino e la Nuova Golf, che mantengono l’antico fascino rinnovandosi nel design e nella tecnologia - soprattutto da un punto di vista delle politiche ecologiche. Ma c’è chi rivolge tributi piuttosto originali alle auto storicamente conosciute della casa automobilistica tedesca.
Il Pulmino Volkswagen degli anni sessanta - a breve uscirà anche dei questa vettura una versione moderna e aggiornata - viene presentato da Lego. Infatti, la società di giocattoli ha messo in commercio una versione modellino del mitico camper e van per gli appassionati. Il modello è comprensivo di 1332 pezzi. Il giochino, dedicato ai più grandi, costa 99 euro, si può comperare on line sul sito di Lego e si ispira al modello del 1962 del Westfalia - che è il nome di una regione della Germania. L’aspetto più interessante è la ricostruzione fedele di tutti i componenti del veicolo: l’esterno rosso e bianco non risente nelle curve sinuose della ‘rigidità’ dei pezzi del Lego.
Gli interni invece sono curati nei minimi particolari con tanto di tavolini, optional, lavello, spazzola e tende alle finestre. Viene ricostruito anche l’interno del motore, che è reso accessibile dallo sportello richiudibile sul retro della vettura. Inoltre, il tetto si alza rivelando la tenda da campeggio che lo ha reso famoso presso il pubblico di campeggiatori e appassionati di musica che si recavano ai concerti con una specie di casa semovibile. Le dimensioni sono molto grandi, tuttavia non ci si può entrare... Chi ha sempre sognato un viaggio nel mitico camioncino Westfalia può oggi sopperire a questa mancanza costruendolo con i piccoli pezzi del lego.

mercoledì 28 dicembre 2011

L'evoluzione della Golf


Non ci sono solo la nuova vw Up! e il nuovo Maggiolino.Volkswagen ha portato le sei generazioni della Golf GTI in pista per celebrare i 35 anni del modello. L’hatchback sportiva per eccellenza si mostra durante la sua evoluzione, partendo dall’Mk I degli anni 70 fino ad arrivare all’ultima nata basata sulla sesta serie della Golf. Alla presentazione al Salone di Francoforte del 1975 la Golf Gti MK I montava un 4 cilindri da 1.6 litri capace di 110 cavalli derivato dall’Audi 80. Il peso contenuto in soli 780 kg le permetteva uno 0-100 in 9 secondi e prestazioni largamente superiori agli altri modelli di Golf. Nel 1983 venne poi lanciata la seconda serie di Golf GTI, più grande e potente dell’Mk I, grazie al motore da 1.8 litri che venne ulteriormente potenziato due anni dopo con una versione da 140 cavalli.
Negli anni i motori hanno continuato a crescere e nel ‘91 è stato montato il 2 litri sulla Golf GTI Mk III. Ancora più grande della precedente, la terza edizione era più lenta dell’Mk II pur avendo un motore più grande visto il peso di 1.030 kg. Un anno dopo i tecnici Volkswagen sostituirono il propulsore, optando per una versione più performante da 150 cavalli. Nel 1998 ha fatto poi il suo debutto la Mk IV. Due motori da 1.8 litri, capaci di 125 e 150 cavalli spingevano i 1.270 kg dell’auto che continuava a crescere in peso e dimensioni rispetto alle precedenti. Durante gli anni l’Mk IV ha subito molte variazioni motoristiche, compresa l’introduzione di una variante a gasolio da 150 cavalli.
La successiva GTI ha avuto un incredibile aumento di potenza, 50 cavalli in più che portavano la potenza a quasi il doppio di quella della GTI degli anni 70. Il peso e le dimensioni erano sempre più grandi ed il confort a bordo iniziava ad essere ai massimi livelli ma il feeling da go kart della GTI originale andava svanendo con il tempo. L’ultima edizione della Golf GTI è profondamente diversa dall’originale. Le prestazioni sono andate di pari passo con l’ingrandimento della vettura ed il conseguente aumento di peso causato dalle dimensioni e dalle maggiori finiture interne. La potenza è arrivata fino a 210 cavalli con un peso di 1318kg, quasi 550 in più dell’originale. Voi cosa ne pensate? Qual’è la vera Golf GTI? Ditecelo nel sondaggio dopo il salto.

lunedì 26 dicembre 2011

Neve: guidare in sicurezza


Il periodo invernale non è proprio il momento giusto per mettersi a fare drive test di autovetture sportive, conviene essere prudenti e rimandare la pratica in stagioni più 'generose'.
Alcuni consigli per un inverno sicuro alla guida per andare in montagna.
Prima di partire:
  1. Prima di mettersi al volante portate il veicolo per una visita di controllo da un meccanico soprattutto per tubi del liquido di raffreddamento o crepe varie nella carrozzeria.
  2. Controllate la carica della batteria.
  3. Controllate la sicurezza delle cinture anteriori e posteriori
  4. Controllate il livello del liquido di raffreddamento.
  5. Controllate il livello del liquido antigelo per i tergicristallo, cercandone uno di buona qualità. Controllate, nel contempo anche lo stato di salute dei tergicristallo.
Precauzioni alla partenza:
  1. Controllate sempre le previsioni del tempo.
  2. Quando è possibile, cercate di partire presto, o arrivare tardi rispetto alle tendenze di partenza per le festività.
  3. Mantenete il carburante sopra la soglia del mezzo serbatoio: se dovrete passare tanto tempo in coda il carburante vi servirà quantomeno per tenere caldo l’abitacolo.
  4. Dotate il mezzo di una pala, un gratta ghiaccio, uno scopettino e i cavi di alimentazione.
  5. Portatevi dietro del materiale abrasivo in polvere - come può essere della sabbia - nel caso in cui la trazione giri a vuoto nel fango.
Per Strada:
  1. Se proprio ci fosse bisogno di dirlo, tenete allacciate le cinture.
  2. Chi guida non deve utilizzare dispositivi di diverso tipo, perché le condizioni meteorologiche sono cambiate e non sono più istintivamente prevedibili.
Bloccati nel freddo, in condizioni pericolose:
  1. Non scendere dalla vettura o tentare di risolvere la situazione affaticandosi più del dovuto.
  2. Rendete visibile la vostra posizione tenendo accese le luci interne della macchina, 
  3. Non tenere i finestrini chiusi troppo a lungo per favorire il cambio d’aria e la fuoriuscita di anidride carbonica che potrebbe sovraccumularsi
  4. Se avete deciso i mantenere il motore acceso, assicuratevi che il tubo di scappamento sia libero e non otturato da neve o fango. 

giovedì 22 dicembre 2011

Il Nuovo Sito del Maggioliono


Il nuovo sito interattivo lanciato da Volkswagen per festeggiare e promuovere l’uscita del nuovo Maggiolino è senz’altro molto interessante. L’utilizzo di una interfaccia cronologica che ripercorre le tappe del mitico Beetle, la navigazione virtuale all’interno delle novità tecnologiche e meccaniche della nuova automobile, una versione ‘mobile’ che rende il sito utilizzabile attraverso il proprio telefono: le novità proposte dal sito rispecchiano la politica innovativa dell’azienda di Wolsburg, che cerca di proporre al consumatore degli strumenti sempre nuovi per avvicinare ambiti diversi come quello automobilistico e quello tecnologico. 
L’intenzione sembra, inoltre, quella di rivolgersi ad un pubblico giovane e immerso nella connettività, con espedienti che comprendono social network e contest artistici, come il concorso 21st Century Beetle, attraverso il quale è possibile sottoporre la propria traccia audio ad una redazione musicale che si occuperà di esaminarla e nel caso in cui valesse la pena, produrla nel vero senso della parola. Diversi ambiti del sociale, del design, dell’arte, dell’advertising vengono in questo modo connessi tra loro con un unico minimo comun denominatore: Il Nuovo Maggiolino. 
A margine di tutto questo - e sembra strano dirlo - c’è la personalizzazione della vettura dal punto di vista dei colori della carrozzeria e degli interni, degli optional da aggiungere alla già vasta gamma di serie e alla possibilità di richiedere polizze assicurative o finanziamenti specializzati per il singolo acquirente. In questo modo, Volkswagen non soltanto viene incontro alle esigenze del consumatore, ma propone anche soluzioni alle quali spesso non si pensa. La casa automobilistica di Wolsburg innova le proprie vetture sul mercato, è vero, ma continua ad essere sulla cresta dell’onda anche per quanto riguarda il rapporto con il cliente, o semplicemente il mondo là fuori.

lunedì 19 dicembre 2011

Passat 2012


Per molti automobilisti, il prezzo di vendita di una vettura è spesso il parametro principale sulla scelta di una macchina - anche se in alcuni casi, (vedi Volkswagen leasing) è semplice ottenere un finanziamento anche per privati. Per questo motivo l’ammiraglia di VW, la Passat da 35.000 euro, fino a poco tempo fa aveva poche chances contro le ammiraglie di altre marche come Toyota e BMW. Oggi la storica 'familiare' della società di Wolsburg ha molte più possibilità sul mercato di quante non avesse prima. 
La versione del 2012, infatti, combina una eccellente dinamicità alla guida con un ricercato design degli interni. Uno dei punti tecnici a favore della Passat quest’anno riguarda le sospensioni autonome delle quattro ruote; riescono a rendere il viaggio confortevole comunicando nel contempo una sensazione di sicurezza e ancoraggio alla strada da parte del conducente. 
La Passat - per il mercato statunitense disponibile solamente nei due motori diesel e a gas - è un’automobile particolarmente indicata per i viaggi lunghi in famiglia - come ci fa notare  Mike Hanley di Cars.com - perché riesce a combinare comfort con sicurezza alla guida sia su tragitti cittadini sia su strade meno ‘confortevoli’ perché piene di curve o dislivelli: in entrambe le situazioni la vettura non sembra perdere il suo equilibrio ed assetto. 
L’unico inconveniente causato dal motore, comunque, riguarda la disposizione V-6 che alla lunga richiede una manutenzione più frequente, se non si è disposti all’utilizzo frequente di carburanti più costosi della media e più purificati di quelli tradizionali. Per dirla con le parole di Mike, citato sopra, gli interni non sono particolarmente ‘avventurosi’, come d’altronde si addice ad una vettura particolarmente europea, ma sono confortevoli, disposti logicamente e il sistema di navigazione propone una grafica rivista e particolarmente bella.

sabato 17 dicembre 2011

Una Banca Per Automobilisti


La più grande casa automobilistica in attivo nel mondo ieri era Toyota. Oggi è Volkswagen. La società di Wosburg ha sopravanzato la casa automobilistica giapponese sia per fatturato sia per esemplari prodotti in un anno, la bellezza di trenta milioni. Un’aspetto poco conosciuto di quest’impero galattico delle automobili è Volkswagen Bank. Non c’è da preoccuparsi, non è una banca in tutto e per tutto come quelle che stanno spaventando il mondo di questi tempi; é altresì la finanziaria di Volkswagen volta a promuovere la sponsorizzazione dell’acquisto di un’auto ‘W’. LA finanziaria si stabilisce in Italia nel 1991 come Fingerma SPA, già raccolta nell’ambito delle operazioni di Volkswagen. Nel 1998 viene avviato, in concomitanza con i servizi finanziari, il primo noleggio a lungo termine, quello che oggi è correntemente chiamato Leasing.
A Oggi, comunque, la principale attività di Volkswagen Bank è sicuramente quella che riguarda le assicurazioni e i finanziamenti. Per il primo dei due ambiti, la società propone una vasta gamma di assicurazioni che si possono personalizzare a piacimento secondo le esigenze. In questo caso, per quanto riguarda i finanziamenti, è possibile accoppiare la rata del premio assicurativo a quella del pagamento del finanziamento in maniera tale da rendere l’organizzazione dei pagamenti delle rate e la divisione dell’ammontare delle stesse metodicamente. 
Ciò che rende Volkswagen Bank più simile ad una banca vera e propria è la Carta di credito su circuito Visa. Questo prodotto è studiato specialmente per gli automobilisti, perché consente di effettuare pagamenti presso le pompe di servizio senza l’aggiunta delle commissioni e propone soluzioni vantaggiose per quanto riguarda l’affitto di una vettura presso Europecar. 

venerdì 16 dicembre 2011

Legambiente e le Emissioni Co2


Con le nuove automobili le emissioni di Pm10 da combustione sono ridotte: rimangono quelle derivanti dall’usura degli pneumatici, dell’asfalto e dei freni, problema aperto anche per le auto elettriche. Le auto più pulite sono quelle di piccola e medie cilindrata, spesso leggere ed economiche (city car) oppure ibride elettriche e, a parità di modello e cilindrata, a metano, che a parità di energia comporta le minori emissioni di CO2. Sarebbe ancora meglio se il metano fosse “bio”, cioè estratto dalle biomasse di scarto trasformate in biogas (digestione anaerobica), che secondo tutte le analisi sul ciclo di vita è il miglior biocarburante che ci sia. Come nasce la classifica (che è stata stilata in seguito a test drive sulle vetture).
Il criterio fondamentale è costituito dalle emissioni di CO2 per ogni chilometro percorso. Il peso sul voto finale (le “stelle” di Legambiente) è del 60%, aumentato rispetto lo scorso anno (era il 40%) in ragione dell’aggravarsi dei cambiamenti climatici e della minore differenza delle emissioni di particolato fine da tutti i motori con l’entrata in vigore dei nuovi criteri Euro 5. Sono state escluse dalla lista le auto che emettono di più di 180 grammi di CO2 a km. Al secondo posto, per un peso del 20% sul risultato finale, c’è il livello di rumore: un fattore di rischio per la salute e la convivenza spesso ingiustamente trascurato, dal momento che tre quarti della popolazione è sottoposta a rumore da traffico in misura superiore ai limiti di legge. Al terzo posto (15% del punteggio complessivo), gli inquinanti pericolosi per la salute (ancora troppo ossido d’azoto, soprattutto nei motori diesel) e il rimanente 5% quelli pericolosi per l’ambiente (cioè causa di precipitazioni acide e ozono estivo). 
In Svizzera, dove le pompe di metano per auto distribuiscono una miscela con almeno un quarto di biometano, al vertice assoluto della locale “ecolista” si trovano, a pari merito, una variante a gas della Fiat 500 e la molto più costosa Lexus ibrida. Segno evidente che la battaglia per alimentare le auto ecologiche dell’avvenire è finalmente aperta.

mercoledì 14 dicembre 2011

Volkswagen Up! al Motor Show


Uscita da pochi mesi, la nuova up! Volkswagen ha fatto la scorsa settimana il suo esordio sulla piazza italiana con un bagno di folla al Motor Show 2011 di Bologna, conclusosi la scorsa domenica. L’edizione di quest’anno ha fatto registrare quasi 845 mila visitatori, con un incremento del 5,4% rispetto all’anno scorso. L’autovettura era posizionata, con un astuto espediente di marketing, nel quadriportico, ovvero all’entrata principale dell’area espositiva. 
La nuova City Car Volkswagen è stata esposta nelle due versioni, la Take Up! e la top di gamma High Up! e nei due colori - basici, ma molto efficaci, tenendo presente che il veicolo è personalizzabile negli interni e soprattutto per quanto riguarda la mascherina del cruscotto. Questo nuovo modello di utilitaria sarà disponibile sul mercato nelle prossime settimane, avvalendosi di un record unicamente suo nell’universo delle piccole vetture urbane: l’automobile è stata poco fa premiata con l’Advanced Award dall’Euro NCAP che ha attribuito alla Up! anche le cinque stelle sicurezza.
Per l’occasione, al Motor Show sono stati proposti anche dei modelli che descrivono e danno un’idea dei futuri sviluppi tecnologici che il modello di utilitaria Volkswagen potrebbe veder realizzati nel prossimo futuro. Uno di questi è già realtà: la Eco Up!, il modello a metano, è previsto per il prossimo anno. Nel 2012, poi, è prevista l’uscita di un’evoluzione dimensionale della city car; la Cross Up! avrà cinque porte e porterà il nuovo modello della volkswagen tra le automobili di categoria superiore. All’esposizione bolognese sono stati poi proposti gli embrioni di altri due progetti. Ispirata alla Dune Buggy di Meyers Manx degli anni settanta, la Buggy Up!, scoperta con caratteristiche da fuoripista. Vi era poi una versione dedicata al mondo della nautica, ovvero la Up Azurra Sailing Team.