Anche sul mercato internazionale il motore Volkswagen si sta scaldando. Dopo le recenti scaramucce mediatiche tra la casa costruttrice di Wolsburg e General Motors - la prima accusava la seconda di aver falsificato i numeri del bilancio di fine anno - un’atra notizia fa breccia nel mondo dell’automobilismo.
Le principali testate d’Europa riportano che la casa automobilistica di Wolsburg sia in procinto di completare, già entro il 2012, delle azioni che le consentiranno di raggiungere il 50.1 percento di Porches: in questo modo sarà azionista maggioritaria per un valore di 3.9 miliardi di euro. Il primo quotidiano a dare la notizia è stato il Der Spiegel - lo Specchio - citando fonti vicine al dossier economico presentato da Volkswagen. Da un punto di vista amministrativo, i tedeschi spiegano di aver già preso accordi per assicurare a Porches una certa indipendenza aziendale all’interno del grande gruppo - che tra le altre possiede Audi, Maserati e Seat. In origine l’operazione finanziaria era prevista per la fine del 2011.
Il ritardo sul ruolino di marcia è da imputare a alcune azioni giudiziarie intraprese dai tribunali tedeschi nei confronti dei top manager di Porches. La scalata, dunque, ha subito una battuta d’arresto. Sugli amministratori della casa automobilistica produttrice di fuoriserie pendono imputazioni di vario genere: oltre all’accusa di aggiotaggio e divulgazioni di informazioni riservate, è stato aggiunto il sospetto di malversazione - utilizzare fondi pubblici per scopi privati. Comunque, una volta completata la scalata Porches diventerà il decimo marchio del gruppo Volkswagen, che supererà così Toyota che rimane tuttora il primo costruttore al mondo. L’obiettivo dichiarato della casa automobilistica tedesca, infatti, è proprio quello di superare i giapponesi e aggiudicarsi la vetta della piramide.
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