giovedì 29 dicembre 2011

Un Westfalia di Lego


Volkswagen sta continuando a proporre modelli di auto nuove, come la vw up, e modelli nuovi di automobili storiche, come il nuovo Maggiolino e la Nuova Golf, che mantengono l’antico fascino rinnovandosi nel design e nella tecnologia - soprattutto da un punto di vista delle politiche ecologiche. Ma c’è chi rivolge tributi piuttosto originali alle auto storicamente conosciute della casa automobilistica tedesca.
Il Pulmino Volkswagen degli anni sessanta - a breve uscirà anche dei questa vettura una versione moderna e aggiornata - viene presentato da Lego. Infatti, la società di giocattoli ha messo in commercio una versione modellino del mitico camper e van per gli appassionati. Il modello è comprensivo di 1332 pezzi. Il giochino, dedicato ai più grandi, costa 99 euro, si può comperare on line sul sito di Lego e si ispira al modello del 1962 del Westfalia - che è il nome di una regione della Germania. L’aspetto più interessante è la ricostruzione fedele di tutti i componenti del veicolo: l’esterno rosso e bianco non risente nelle curve sinuose della ‘rigidità’ dei pezzi del Lego.
Gli interni invece sono curati nei minimi particolari con tanto di tavolini, optional, lavello, spazzola e tende alle finestre. Viene ricostruito anche l’interno del motore, che è reso accessibile dallo sportello richiudibile sul retro della vettura. Inoltre, il tetto si alza rivelando la tenda da campeggio che lo ha reso famoso presso il pubblico di campeggiatori e appassionati di musica che si recavano ai concerti con una specie di casa semovibile. Le dimensioni sono molto grandi, tuttavia non ci si può entrare... Chi ha sempre sognato un viaggio nel mitico camioncino Westfalia può oggi sopperire a questa mancanza costruendolo con i piccoli pezzi del lego.

mercoledì 28 dicembre 2011

L'evoluzione della Golf


Non ci sono solo la nuova vw Up! e il nuovo Maggiolino.Volkswagen ha portato le sei generazioni della Golf GTI in pista per celebrare i 35 anni del modello. L’hatchback sportiva per eccellenza si mostra durante la sua evoluzione, partendo dall’Mk I degli anni 70 fino ad arrivare all’ultima nata basata sulla sesta serie della Golf. Alla presentazione al Salone di Francoforte del 1975 la Golf Gti MK I montava un 4 cilindri da 1.6 litri capace di 110 cavalli derivato dall’Audi 80. Il peso contenuto in soli 780 kg le permetteva uno 0-100 in 9 secondi e prestazioni largamente superiori agli altri modelli di Golf. Nel 1983 venne poi lanciata la seconda serie di Golf GTI, più grande e potente dell’Mk I, grazie al motore da 1.8 litri che venne ulteriormente potenziato due anni dopo con una versione da 140 cavalli.
Negli anni i motori hanno continuato a crescere e nel ‘91 è stato montato il 2 litri sulla Golf GTI Mk III. Ancora più grande della precedente, la terza edizione era più lenta dell’Mk II pur avendo un motore più grande visto il peso di 1.030 kg. Un anno dopo i tecnici Volkswagen sostituirono il propulsore, optando per una versione più performante da 150 cavalli. Nel 1998 ha fatto poi il suo debutto la Mk IV. Due motori da 1.8 litri, capaci di 125 e 150 cavalli spingevano i 1.270 kg dell’auto che continuava a crescere in peso e dimensioni rispetto alle precedenti. Durante gli anni l’Mk IV ha subito molte variazioni motoristiche, compresa l’introduzione di una variante a gasolio da 150 cavalli.
La successiva GTI ha avuto un incredibile aumento di potenza, 50 cavalli in più che portavano la potenza a quasi il doppio di quella della GTI degli anni 70. Il peso e le dimensioni erano sempre più grandi ed il confort a bordo iniziava ad essere ai massimi livelli ma il feeling da go kart della GTI originale andava svanendo con il tempo. L’ultima edizione della Golf GTI è profondamente diversa dall’originale. Le prestazioni sono andate di pari passo con l’ingrandimento della vettura ed il conseguente aumento di peso causato dalle dimensioni e dalle maggiori finiture interne. La potenza è arrivata fino a 210 cavalli con un peso di 1318kg, quasi 550 in più dell’originale. Voi cosa ne pensate? Qual’è la vera Golf GTI? Ditecelo nel sondaggio dopo il salto.

lunedì 26 dicembre 2011

Neve: guidare in sicurezza


Il periodo invernale non è proprio il momento giusto per mettersi a fare drive test di autovetture sportive, conviene essere prudenti e rimandare la pratica in stagioni più 'generose'.
Alcuni consigli per un inverno sicuro alla guida per andare in montagna.
Prima di partire:
  1. Prima di mettersi al volante portate il veicolo per una visita di controllo da un meccanico soprattutto per tubi del liquido di raffreddamento o crepe varie nella carrozzeria.
  2. Controllate la carica della batteria.
  3. Controllate la sicurezza delle cinture anteriori e posteriori
  4. Controllate il livello del liquido di raffreddamento.
  5. Controllate il livello del liquido antigelo per i tergicristallo, cercandone uno di buona qualità. Controllate, nel contempo anche lo stato di salute dei tergicristallo.
Precauzioni alla partenza:
  1. Controllate sempre le previsioni del tempo.
  2. Quando è possibile, cercate di partire presto, o arrivare tardi rispetto alle tendenze di partenza per le festività.
  3. Mantenete il carburante sopra la soglia del mezzo serbatoio: se dovrete passare tanto tempo in coda il carburante vi servirà quantomeno per tenere caldo l’abitacolo.
  4. Dotate il mezzo di una pala, un gratta ghiaccio, uno scopettino e i cavi di alimentazione.
  5. Portatevi dietro del materiale abrasivo in polvere - come può essere della sabbia - nel caso in cui la trazione giri a vuoto nel fango.
Per Strada:
  1. Se proprio ci fosse bisogno di dirlo, tenete allacciate le cinture.
  2. Chi guida non deve utilizzare dispositivi di diverso tipo, perché le condizioni meteorologiche sono cambiate e non sono più istintivamente prevedibili.
Bloccati nel freddo, in condizioni pericolose:
  1. Non scendere dalla vettura o tentare di risolvere la situazione affaticandosi più del dovuto.
  2. Rendete visibile la vostra posizione tenendo accese le luci interne della macchina, 
  3. Non tenere i finestrini chiusi troppo a lungo per favorire il cambio d’aria e la fuoriuscita di anidride carbonica che potrebbe sovraccumularsi
  4. Se avete deciso i mantenere il motore acceso, assicuratevi che il tubo di scappamento sia libero e non otturato da neve o fango. 

giovedì 22 dicembre 2011

Il Nuovo Sito del Maggioliono


Il nuovo sito interattivo lanciato da Volkswagen per festeggiare e promuovere l’uscita del nuovo Maggiolino è senz’altro molto interessante. L’utilizzo di una interfaccia cronologica che ripercorre le tappe del mitico Beetle, la navigazione virtuale all’interno delle novità tecnologiche e meccaniche della nuova automobile, una versione ‘mobile’ che rende il sito utilizzabile attraverso il proprio telefono: le novità proposte dal sito rispecchiano la politica innovativa dell’azienda di Wolsburg, che cerca di proporre al consumatore degli strumenti sempre nuovi per avvicinare ambiti diversi come quello automobilistico e quello tecnologico. 
L’intenzione sembra, inoltre, quella di rivolgersi ad un pubblico giovane e immerso nella connettività, con espedienti che comprendono social network e contest artistici, come il concorso 21st Century Beetle, attraverso il quale è possibile sottoporre la propria traccia audio ad una redazione musicale che si occuperà di esaminarla e nel caso in cui valesse la pena, produrla nel vero senso della parola. Diversi ambiti del sociale, del design, dell’arte, dell’advertising vengono in questo modo connessi tra loro con un unico minimo comun denominatore: Il Nuovo Maggiolino. 
A margine di tutto questo - e sembra strano dirlo - c’è la personalizzazione della vettura dal punto di vista dei colori della carrozzeria e degli interni, degli optional da aggiungere alla già vasta gamma di serie e alla possibilità di richiedere polizze assicurative o finanziamenti specializzati per il singolo acquirente. In questo modo, Volkswagen non soltanto viene incontro alle esigenze del consumatore, ma propone anche soluzioni alle quali spesso non si pensa. La casa automobilistica di Wolsburg innova le proprie vetture sul mercato, è vero, ma continua ad essere sulla cresta dell’onda anche per quanto riguarda il rapporto con il cliente, o semplicemente il mondo là fuori.

lunedì 19 dicembre 2011

Passat 2012


Per molti automobilisti, il prezzo di vendita di una vettura è spesso il parametro principale sulla scelta di una macchina - anche se in alcuni casi, (vedi Volkswagen leasing) è semplice ottenere un finanziamento anche per privati. Per questo motivo l’ammiraglia di VW, la Passat da 35.000 euro, fino a poco tempo fa aveva poche chances contro le ammiraglie di altre marche come Toyota e BMW. Oggi la storica 'familiare' della società di Wolsburg ha molte più possibilità sul mercato di quante non avesse prima. 
La versione del 2012, infatti, combina una eccellente dinamicità alla guida con un ricercato design degli interni. Uno dei punti tecnici a favore della Passat quest’anno riguarda le sospensioni autonome delle quattro ruote; riescono a rendere il viaggio confortevole comunicando nel contempo una sensazione di sicurezza e ancoraggio alla strada da parte del conducente. 
La Passat - per il mercato statunitense disponibile solamente nei due motori diesel e a gas - è un’automobile particolarmente indicata per i viaggi lunghi in famiglia - come ci fa notare  Mike Hanley di Cars.com - perché riesce a combinare comfort con sicurezza alla guida sia su tragitti cittadini sia su strade meno ‘confortevoli’ perché piene di curve o dislivelli: in entrambe le situazioni la vettura non sembra perdere il suo equilibrio ed assetto. 
L’unico inconveniente causato dal motore, comunque, riguarda la disposizione V-6 che alla lunga richiede una manutenzione più frequente, se non si è disposti all’utilizzo frequente di carburanti più costosi della media e più purificati di quelli tradizionali. Per dirla con le parole di Mike, citato sopra, gli interni non sono particolarmente ‘avventurosi’, come d’altronde si addice ad una vettura particolarmente europea, ma sono confortevoli, disposti logicamente e il sistema di navigazione propone una grafica rivista e particolarmente bella.

sabato 17 dicembre 2011

Una Banca Per Automobilisti


La più grande casa automobilistica in attivo nel mondo ieri era Toyota. Oggi è Volkswagen. La società di Wosburg ha sopravanzato la casa automobilistica giapponese sia per fatturato sia per esemplari prodotti in un anno, la bellezza di trenta milioni. Un’aspetto poco conosciuto di quest’impero galattico delle automobili è Volkswagen Bank. Non c’è da preoccuparsi, non è una banca in tutto e per tutto come quelle che stanno spaventando il mondo di questi tempi; é altresì la finanziaria di Volkswagen volta a promuovere la sponsorizzazione dell’acquisto di un’auto ‘W’. LA finanziaria si stabilisce in Italia nel 1991 come Fingerma SPA, già raccolta nell’ambito delle operazioni di Volkswagen. Nel 1998 viene avviato, in concomitanza con i servizi finanziari, il primo noleggio a lungo termine, quello che oggi è correntemente chiamato Leasing.
A Oggi, comunque, la principale attività di Volkswagen Bank è sicuramente quella che riguarda le assicurazioni e i finanziamenti. Per il primo dei due ambiti, la società propone una vasta gamma di assicurazioni che si possono personalizzare a piacimento secondo le esigenze. In questo caso, per quanto riguarda i finanziamenti, è possibile accoppiare la rata del premio assicurativo a quella del pagamento del finanziamento in maniera tale da rendere l’organizzazione dei pagamenti delle rate e la divisione dell’ammontare delle stesse metodicamente. 
Ciò che rende Volkswagen Bank più simile ad una banca vera e propria è la Carta di credito su circuito Visa. Questo prodotto è studiato specialmente per gli automobilisti, perché consente di effettuare pagamenti presso le pompe di servizio senza l’aggiunta delle commissioni e propone soluzioni vantaggiose per quanto riguarda l’affitto di una vettura presso Europecar. 

venerdì 16 dicembre 2011

Legambiente e le Emissioni Co2


Con le nuove automobili le emissioni di Pm10 da combustione sono ridotte: rimangono quelle derivanti dall’usura degli pneumatici, dell’asfalto e dei freni, problema aperto anche per le auto elettriche. Le auto più pulite sono quelle di piccola e medie cilindrata, spesso leggere ed economiche (city car) oppure ibride elettriche e, a parità di modello e cilindrata, a metano, che a parità di energia comporta le minori emissioni di CO2. Sarebbe ancora meglio se il metano fosse “bio”, cioè estratto dalle biomasse di scarto trasformate in biogas (digestione anaerobica), che secondo tutte le analisi sul ciclo di vita è il miglior biocarburante che ci sia. Come nasce la classifica (che è stata stilata in seguito a test drive sulle vetture).
Il criterio fondamentale è costituito dalle emissioni di CO2 per ogni chilometro percorso. Il peso sul voto finale (le “stelle” di Legambiente) è del 60%, aumentato rispetto lo scorso anno (era il 40%) in ragione dell’aggravarsi dei cambiamenti climatici e della minore differenza delle emissioni di particolato fine da tutti i motori con l’entrata in vigore dei nuovi criteri Euro 5. Sono state escluse dalla lista le auto che emettono di più di 180 grammi di CO2 a km. Al secondo posto, per un peso del 20% sul risultato finale, c’è il livello di rumore: un fattore di rischio per la salute e la convivenza spesso ingiustamente trascurato, dal momento che tre quarti della popolazione è sottoposta a rumore da traffico in misura superiore ai limiti di legge. Al terzo posto (15% del punteggio complessivo), gli inquinanti pericolosi per la salute (ancora troppo ossido d’azoto, soprattutto nei motori diesel) e il rimanente 5% quelli pericolosi per l’ambiente (cioè causa di precipitazioni acide e ozono estivo). 
In Svizzera, dove le pompe di metano per auto distribuiscono una miscela con almeno un quarto di biometano, al vertice assoluto della locale “ecolista” si trovano, a pari merito, una variante a gas della Fiat 500 e la molto più costosa Lexus ibrida. Segno evidente che la battaglia per alimentare le auto ecologiche dell’avvenire è finalmente aperta.

mercoledì 14 dicembre 2011

Volkswagen Up! al Motor Show


Uscita da pochi mesi, la nuova up! Volkswagen ha fatto la scorsa settimana il suo esordio sulla piazza italiana con un bagno di folla al Motor Show 2011 di Bologna, conclusosi la scorsa domenica. L’edizione di quest’anno ha fatto registrare quasi 845 mila visitatori, con un incremento del 5,4% rispetto all’anno scorso. L’autovettura era posizionata, con un astuto espediente di marketing, nel quadriportico, ovvero all’entrata principale dell’area espositiva. 
La nuova City Car Volkswagen è stata esposta nelle due versioni, la Take Up! e la top di gamma High Up! e nei due colori - basici, ma molto efficaci, tenendo presente che il veicolo è personalizzabile negli interni e soprattutto per quanto riguarda la mascherina del cruscotto. Questo nuovo modello di utilitaria sarà disponibile sul mercato nelle prossime settimane, avvalendosi di un record unicamente suo nell’universo delle piccole vetture urbane: l’automobile è stata poco fa premiata con l’Advanced Award dall’Euro NCAP che ha attribuito alla Up! anche le cinque stelle sicurezza.
Per l’occasione, al Motor Show sono stati proposti anche dei modelli che descrivono e danno un’idea dei futuri sviluppi tecnologici che il modello di utilitaria Volkswagen potrebbe veder realizzati nel prossimo futuro. Uno di questi è già realtà: la Eco Up!, il modello a metano, è previsto per il prossimo anno. Nel 2012, poi, è prevista l’uscita di un’evoluzione dimensionale della city car; la Cross Up! avrà cinque porte e porterà il nuovo modello della volkswagen tra le automobili di categoria superiore. All’esposizione bolognese sono stati poi proposti gli embrioni di altri due progetti. Ispirata alla Dune Buggy di Meyers Manx degli anni settanta, la Buggy Up!, scoperta con caratteristiche da fuoripista. Vi era poi una versione dedicata al mondo della nautica, ovvero la Up Azurra Sailing Team.

lunedì 28 novembre 2011

Elettrico: dai prototipi alla produzione di massa


Basta vedere le nuove foto Volkswagen, per capire che fra modelli rinnovati e inediti, la casa di Wolfsburg si ridisegna assumendo nuove fisionomie senza però tradire il passato.

Un passato certamente fatto di sicurezza e affidabilità, ma anche innovazione e gusto. Elementi non certo trascurati oggi.

Ma è ciò che vedremo nei prossimi anni (oggi rappresentato solo dai prototipi mostrati nei vari auto saloni) che cambierà radicalmente il vecchio concetto di auto, attraverso soluzioni sempre più all'avanguardia per l'elettrico e per l'ibrido.


Se si prende per esempio l'avveniristica concept car Formula xl1, vettura che con meno di un litro percorre 100 km, presentata quest'anno al Qatar Motor Show, o la eT! Veicolo da lavoro sviluppato in collaborazione con le poste tedesche, si può notare la trasversalità dell'impegno Volkswagen in questo settore.

Tutto ciò sta a significare che casa tedesca ci sono intenzioni molto meno “pubblicitarie” e molto più concrete, ovvero il fatto di aver stabilito rapporti di partnership con imprese cinesi con le quali avviare una produzione di veicoli elettrici. Progetto che sicuramente coronerà anni di ricerche, come quelle fatte in collaborazione con la Sanyo Electric (azienda giapponese) sull'aumento della produttività delle batterie a litio, sia per i veicoli ibridi che per quelli elettrici.

Il primo step, per l'entrata nel mercato cinese è quello di produrre 10000 esemplari entro il 2018, ha affermato Karl Thomas Neuman presidente di Volkswagen.


Un obbiettivo certo a lungo termine, in cui la progettazione delle concept cars di questi anni, non ha rappresentato solo una vetrina, ma la decisione di affrontare realmente il discorso della mobilità sostenibile.

La scelta della Cina, risulta quindi non solo strategica dal punto di vista dell'utilità che l'elettrico può avere nel paese in cui le crescite del mercato automobilistico sono le più alte al mondo (intorno al 15% solo lo scorso anno), creando tangibili problemi di inquinamento; ma anche da punto di vista di una politica aziendale, che vorrebbe fare del marchio Volksvagen, uno dei più grandi al mondo.

domenica 27 novembre 2011

Caratteristiche e insidie del finanziamento auto

Sempre più persone utilizzano un finanziamento per acquistare l'auto, non solo per per il nuovo, ma anche per l'usato. Il ricorso a queste forme di prestito per l'acquisto, avviene di solito perché non si ha a disposizione la cifra intera. Ciò fa dell'auto, almeno per i più un bene di prima necessità. Per cui è necessario capire bene, cosa è il finanziamento e come farlo.


Innanzitutto le caratteristiche: il prestito è costituito principalmente da un tasso di interesse che prevede il rimborso all'istituto di credito che lo eroga. Di solito le pratiche di avvio al finanziamento sono curate dalla concessionaria.

Un altro fattore caratterizzante di questo credito è la durata. Essa è variabile ed è ad appannaggio del sottoscrivente, che la stabilisce in base alle sue esigenze. Attualmente è possibile finanziare il 100% del costo dell'auto, cosa che prima non si poteva fare, in quanto era stabilito il tetto massimo del 85%.


Altra componente fondamentale riguarda la tipologia degli istituti di credito che erogano il servizio: possono essere banche (che erogano un credito personale indipendentemente dal valore dell'auto), o delle Captive, ovvero banche, come ad esempio la Volkswagen Bank, create dalle stesse case automobilistiche; queste cercano di proporre delle condizioni agevoli, anche per invogliare gli acquisti della propria casa automobilistica. Per questo motivo risultano essere soggetti parecchio flessibili.

Durante la stipula vengono contrattati i seguenti elementi: tasso di interesse, oneri in caso di mora, importo del finanziamento, modalità finanziamento, scadenza, numero rate, TAEG (tasso annuo effettivo globale), importi esclusi dal calcolo del TAEG, garanzie e coperture assicurative.


Nel momento in cui non si effettua il pagamento di una rata, il contraente risulta inadempiente nei confronti del finanziatore. In tal caso si rischia di subire un aumento degli interessi oltre che l'inserimento dei sui dati nella centrale dei rischi, ovvero il database utilizzato dai creditori per verificare la credibilità del soggetto.

Mentre per quanto riguarda l'estinzione può avvenire prima del decorrere dei termini, versando la soma restante. In ogni caso è bene conoscere queste ed altre dinamiche del finanziamento auto, ed avere una sensata consapevolezza, riguardo i propri mezzi economici.

venerdì 25 novembre 2011

Sistema di disattivazione dei cilindri


La tendenza, nel mondo dell'automobile, è di costruire motori sempre più efficienti energeticamente e con consumi sempre più ridotti. In attesa di un cambio radicale dei sistemi di propulsione, l'ottimizzazione del motore, riceve la spinta delle disposizioni statali e internazionali, dei vari governi, che si impegnano a tassare i produttori, qualora non rispettassero i limiti in fatto di emissioni.

Una delle strade che si sta configurando per diminuire l'impatto delle automobili, è dato da un aumento esponenziale dei sistemi tecnologici: ovvero lo spegnimento controllato del motore, trasmissione a doppia frizione ecc...


L'applicazione di nuove tecnologie, può ridurre i consumi, diminuendo di conseguenza le emissioni di Co2. Un obiettivo realizzabile, sarebbe, come affermano i responsabili di Nxp Semiconductors, (società olandese specializzata in soluzioni per l'automotive) quello di ridurre del 50% i consumi dell'auto, anche attraverso l'ausilio di sensori ad alta precisione posti a controllo del motore e del cambio automatico.

Un altra via fondamentale è quella di migliorare i sistemi telematici che segnalano i tragitti con meno traffico, e generare quindi un impatto inferiore.


Fra queste migliorie, è da annoverare il sistema di disattivazione dei cilindri: dal 2012 nei concessionari Volkwagen, sarà disponibile la Golf 1.4 TSI da 140 CV, su cui è presente tale sistema, che a seconda dell'andatura permette di passare da quattro cilindri a due riducendo drasticamente i consumi. Se poi si considera che tale sistema viene abbinato allo start&stop la diminuzione diventa molto più significativa.

Sembra che la disattivazione dei cilindri, non sarà prerogativa del modello Golf, ma che la Volkswagen, lo presenti anche su altri modelli, quali Jetta, Tiguan e Scirocco.


Queste misure, indicano da un lato la volontà (fortemente indotta) delle case automobilistiche a rispettare le normative in tema di ambiente, e dall'altro la difficoltà che i sistemi ibridi ed elettrici hanno ad emergere. Tali difficoltà si riscontrano dal punto di vista infrastrutturale, ovvero dall'organizzare la presenza di distributori, su tutto il territorio nazionale.

giovedì 24 novembre 2011

eT!: il veicolo da lavoro elettrico


Siamo abituati a prototipi di auto che ci fanno sognare, con i loro design avveniristici, ci portano in paesaggi del futuro, magari facendoci immaginare tecno città e urbanistiche da fantascienza. Mentre è ben diverso il futuro che proietta eT! il nuovo prototipo Volkswagen, che si propone come il veicolo da lavoro del futuro.


A rivoluzionare il mondo dei veicoli commerciali, vi sono soprattutto le caratteristiche tecniche e gli accorgimenti che arricchiscono questo furgone ecologico ad elevata funzionalità. Realizzato in collaborazione con le poste tedesche, il veicolo da lavoro possiede infatti strumentazioni che agevolino un lavoro come quello del postino. A tal proposito è istallato sulla eT! una guida semi-automatica, che permette al veicolo di muoversi, raggiungendo così l'operatore, magari impegnato nelle consegne. Inoltre a muovere il motore Volkswagen (elettrico), c'è anche un comando joystick, posizionato sul lato passeggero (contiguo al marciapiede), che può essere azionato, facilmente, anche dall'esterno.

Oltre la modalità “follow- me”, questo furgone possiede anche la funzione “come to me”, per fare questo il team che ha sviluppato questo progetto, ha curato particolari sistemi di comunicazione con il veicolo.


Varianti di questo modello, nasceranno successivamente, in modo da adeguare questo prototipo ad altre esigenze lavorative, e magari su altri segmenti (sempre da lavoro).

Come afferma Rudolf Krebs responsabile dei motori elettrici della Volkswagen: “L’eT! ha fatto notevoli passi avanti fino a diventare indispensabile per una soluzione di logistica innovativa, orientata al futuro che, grazie a motori elettrici montati nei mozzi ruota, non solo non produce emissioni, ma permette di avere massima libertà di movimento e favorisce un ottimo sfruttamento degli interni e, quando fa “rifornimento” con corrente rigenerativa, è in grado di funzionare in modo ecologico al 100%....”.

Nonostante l'importanza di eT!, che ricordiamo, è il primo nel suo genere, (come veicolo commerciale elettrico) per vederlo su strada dovremo aspettare almeno fino al 2015.

mercoledì 23 novembre 2011

Motor Show 2011


Manca poco ormai per il Motor Show, celebre salone internazionale dell'automobile, che come ogni anno si tiene a BolognaFiere. Si conferma pure quest'anno come la maggiore vetrina italiana, costituita da quattordici padiglioni per le esposizioni e ben undici aree esterne a disposizione dei drive test.

Aprirà al pubblico il 3 dicembre, dopo due giorni dedicati alle varie conferenze stampa e si concluderà l'11 dello stesso mese. Anche quest'anno è confermata la solita ricchezza espositiva, infatti, si presentano più di una quarantina di novità alcune di cui inedite come la Passatt Alltrack, che vedremo nei concessionari Volkswagen, dall'anno prossimo.


Anno ricco, quindi, ma non solo per quanto riguarda i nuovi modelli, infatti il Motor Show, in linea con altri eventi, ha in programma iniziative di mobilità sostenibile. Confermato l'Electric City, evento nato l'anno scorso ad opera dell'Enel e patrocinato da Assoknowledge. Un intero padiglione sarà infatti dedicato all'auto elettrica, in tutte le sue possibili declinazioni. In una cornice che rappresenterà una città del futuro, in cui i costruttori di auto, gli istituti di ricerca, le università, riceveranno il pubblico del salone, per esporre e far conoscere, le novità delle loro ricerche attraverso iniziative quali incontri, convegni e workshop. In questo contenitore ha confermato la sua presenza anche il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, il quale si presenterà con un suo spazio espositivo.


Altri padiglioni, e aree esterne, appositamente allestite, verranno messe a disposizione degli espositori e delle case costruttrici per effettuare i drive test, che come ogni anno rivestono un attrazione particolare dell'evento (solo nell'edizione precedente si sono avvicendati intorno ai 6000 test).

Inoltre, tra il fittissimo programma di eventi, fra competizioni e show, vi è uno spazio, promosso da Autostrade per l'Italia, in cui saranno presentate le tecnologie più innovative in fatto di sicurezza, info-mobilità, infotainment e relative infrastrutture. L'Innovation Hall (questo è il nome dell'iniziativa), avrà come obiettivo quello di rappresentare la strada del futuro, e i miglioramenti proposti da Autostrade per l'Italia.

venerdì 18 novembre 2011

Green drive all'H2Roma

Si è concluso da poco l'H2 Roma un salone dedicato alla sostenibilità dell'automobile, in termini di energia, emissioni, e logicamente consumi. Organizzato dal CNR - dipartimento energia e trasporti dall'ENEA e dal CIRSP (centro interuniversitario per lo sviluppo sostenibile della Sapienza Università di Roma). È stato definito dagli organizzatori un “Workshop Scientifico con Stampa”.

Obbiettivo dell'iniziativa è stata quella di promuovere le soluzioni sviluppate nei laboratori italiani, e permettere un contatto con la stampa e il pubblico .


Dalla prima edizione nel 2002, con cadenza annuale, H2Roma è cresciuto sia dal punto di vista della visibilità che da quello delle dimensioni, e degli attori coinvolti. E per questo è debitore all'alto profilo tecnologico che ha dimostrato di anno in anno, riscuotendo i consensi, da un lato di istituzioni, industria e dall'altro del pubblico, sempre più vario e numeroso.


Questo salone si è proposto come incontro fra ricerca indipendente ed i maggiori gruppo industriali. Tale incontro è stato organizzato in diverse attività: un esposizione dei vari veicoli, sia ad emissioni limitate che ad emissioni zero; incontri organizzati, workshop scientifici e conferenze stampa indette dalle case automobilistiche coinvolte; percorsi didattici per le scuole; eventi specifici per studenti universitari sia delle facoltà scientifiche, che di quelle umanistiche.


Ma il fulcro dell'evento sono stati i test drive: attraverso le molte possibilità di scelta degli autoveicoli (prenotati precedentemente) si è dimostrato il miglior mezzo per mettere in contatto, i visitatori con le auto, in modo tale che toccandole con mano, e guidandole si riducesse quella distanza con quel futuro sostenibile, che si sta realizzando giorno per giorno. Ogni prova si è svolta durando circa venti minuti, e la partecipazione è stata ampia. Il motivo dell'attrazione del Green Drive (così è stato chiamato) è stato quello di trasportare il discorso dal laboratorio alla vita di tutti i giorni, alla strada.

martedì 15 novembre 2011

Maggiolino, la sportiva retrò

È pronta la terza generazione del Maggiolino Volkswagen. Modello proposto non solo come reinterpretazione del modello degli anni quaranta, né come semplice sostituto del New Beetle, ma come un'auto originale, ispirata si al passato, ma che, come ha dichiarato Klaus Bischoff responsabile del design del nuovo Maggiolino (insieme a Walter de Silva) “ è caratterizzata da una spiccata ed evidente vocazione sportiva”.
Già presentata al salone di Francoforte, nonché a quello di Shanghai, proprio questo fine settimana sarà disponibile anche qui in Italia.

Una nota positiva, con cui si presenta sono i prezzi: il nuovo Maggiolino partirà da 19.700 euro, per il 1.200 TSI 105 cv a benzina. Mentre il modello più grintoso un 2.000 TSI 200 cv, è proposta al prezzo di 28.000 euro. Successivamente al lancio la Volkswagen proporrà inoltre altre due versioni, questa volta Diesel un 1.600 TDI da 105 cv, con BlueMotion (su richiesta); ed un 2.000 TDI 140 cv con cambio automatico a doppia frizione DSG a sette marce, o con cambio manuale.

Per quanto concerne la sicurezza invece, è ben equipaggiata di sistemi elettronici, l'ESP, l'ABS, l'ASR (stabilizzazione del rimorchio), assistenza per partenze in salita e airbeg, sia laterali che frontali. Inoltre è possibile avere il sistema Keyless Access, mediante il quale l'apertura degli sportelli avviene semplicemente avvicinando la chiave, senza che ci sia contatto.

Gli interni pur non dimostrandosi retrò vi sono similitudini con il vecchio maggiolino come il vano porta oggetti integrato nella plancia, con sportello che si apre verso l'alto, e il cassetto porta oggetti, della parte inferiore della plancia; nonché veri e propri nostalgici riferimenti come gli strumenti supplementari, disponibili a richiesta, fra cui l'indicatore della temperatura dell'olio e il cronometro siti sulla plancia fra il passeggero e il guidatore.
La posizione di guida risulta essere confortevole, e sicuramente offre al guidatore una visibilità di gran lunga superiore rispetto al new Beetle del '98.

sabato 12 novembre 2011

Gli allestimenti della Maggiolino


Mancano sempre meno giorni all'uscita in Italia del Maggiolino VW, che potrà essere vista negli autosaloni il week-end del 20 e 21 di novembre.

Suscita già curiosità l'ultima nata di casa Volkswagen, presentandosi come un auto abbastanza ricercata dal punto di vista del design, e interessante per quanto riguarda le prestazioni e i consumi. Ma non meno importante, e altrettanto meno sottovalutato è il profilo della dotazione, sia di quella di serie che quella relativa agli altri allestimenti.


L'allestimento chiamato Design, ovvero la dotazione di serie, supporta airbag frontali e laterali, clima, cerchi in lega da 16 pollici, fendinebbia, sistemi intelligenti quali ESP (controllo elettronico di stabilità), ABS, ASR+MSR (antibloccaggio delle ruote motrici in scalata), EDS (antislittamento delle ruote in accelerazione), radio cd, rivestimenti in pelle per volante, cambio e freno a mano.

A tutto questo, la versione intermedia chiamata Sport, aggiunge: cerchi in lega da 18 pollici, climatronic, park pilot (sistema di assistenza per il parcheggio, con segnali sonori) sedili sportivi, sensore pioggia e comandi sul volante. A queste due versioni si aggiungono gli allestimenti speciali, chiamate Black Turbo Pack e White Turbo Pack, presentanti entrambe vernici speciali per la carrozzeria e rifiniture cromate.


Inoltre sarà disponibile, opzionalmente il sistema Keyless Access, che permette l'apertura delle porte, tramite l'avvicinamento al sensore posto nella chiave, che il guidatore, logicamente, porterà con se. Per di più la chiave ha solo questo ruolo, in quanto l'accensione è affidata ad un comando a tasto.

Sempre su richiesta, si potranno, inoltre integrare, fari allo bixeno con luci al led, navigatore a schermo sulla plancia, impianto audio Fender e tetto panoramico in vetro scorrevole, atermico e che assorbe le radiazioni UV.

Concludendo fra l'abbondanza di comfort che sicuramente renderanno piacevole il Maggiolino a mio avviso spiccano i vari sistemi elettronici che concorreranno a renderla una auto più sicura.

lunedì 7 novembre 2011

nuova up!


Lo scorso settembre è stata presentata al salone di Francoforte la nuova up!, nuova citycar di casa Volkswagen. Sarà disponibile nella versione 3 porte dalla prossima primavera, mentre si dovrà aspettare almeno fino all'estate 2012 per la versione a cinque porte.

Dal design di forte personalità, lunga poco più di tre metri e mezzo e alta 1,48, dovrebbe essere di interni generosi, per la categoria, visti i 2,50 m di passo, che lasciano prefigurare una buona abitabilità anche per i posti di dietro. Confortevole il vano di carico da 250 litri e di oltre 900 con i sedili posteriori abbassati. La up! sarà proposta in tre versioni, tutte dotate di sistema BlueMotion, con lo Start&stop (col recupero dell'energia di frenata). Per il motore si potrà scegliere fra un 3 cilindri da un litro da 60 o 75 cavalli. Inoltre, la Volkswagen promette una versione a metano della up!, la EcoFuel, sempre da 1.0 cc ma a 68 CV, con un tasso di emissioni bassissimo in termini di CO2. I consumi si prospettano dunque molto bassi, si parla infatti di 3,2 litri ogni 100 km, di consumo medio.

Per quanto riguarda gli allestimenti le versioni si chiamano “take up!” per il modello base, “move up!” per quello intermedio e “high up!” per il top di gamma, oltre alle due versioni speciali up! Black e up! White, con esterni rispettivamente nei colori di Nero Perla e Bianco Puro, con l'aggiunta di particolari cromati. Saranno inoltre disponibili 10 colori per la carrozzeria e 4 possibilità per quanto riguarda gli esterni. Ed infine, la possibilità di ulteriore personalizzazione con la scelta dei cerchi in lega da 15 e 16 (a seconda delle versioni).

Infine, in termini di sicurezza, questa nuova utilitaria tedesca, permette, come optional, di includere il sistema di frenata d'emergenza “City”. Presente per la prima volta in questa categoria, questo sistema, sotto i 30 km orari, permette di frenare automaticamente se valuta un probabile tamponamento.

lunedì 17 ottobre 2011

Il nuovo Maggiolino, una storia di successo

Dinamicità. E' la parola chiave scelta da Volkswagen per restituire nuove forme e una nuova linfa al Maggiolino, icona automobilistica senza tempo.
Il mito esplose negli anni Cinquanta, quando sull'onda del boom economico i tedeschi si inorgoglivano per l'auto di casa propria, scelta e amata da tutti: dagli europei in quanto auto Made in Germany per antonomasia e dagli americani che desiderando una Volkswagen compravano Maggiolino; perfino i sudamericani la identificavano con l'auto robusta per eccellenza.

In seguito, dismessa la produzione, il mito si alimentò ulteriormente. Tanto da spingere Volkswagen a rieditarla in chiave moderna, durante i primi anni Novanta. Si inaugurò allora una nuova stagione. New Beetle, questo il nome della riedizione, s'innestava nel solco aperto dal vecchio Maggiolino, introducendo tuttavia alcune novità: il Maggiolino originario era entrato nella storia come l'auto che muoveva le masse, la New Beetle al contrario era sinonimo di lifestyle. Nonostante questo piccolo spostamento, su un nuovo target di consumo, le vendite si ebbero comunque su vasta scala, con più di un milione di esemplari acquistati, a dispetto della concorrenza portata pure da Volkswagen Golf che, nel frattempo, si era proposta come una degna sostituta del vecchio Maggiolino.

Oggi - dicevamo - Volkswagen torna sul mercato con il nuovo Maggiolino. Cavalcando il successo di quella che è stata un'auto di culto e dal design perfetto. Reinterpretandola, però.
Grazie all'intervento di Walter de Silva e Klaus Bischoff, designer del Gruppo Volkswagen, ha visto la luce quella che può essere identificata come l'ultima evoluzione a partire dalla linea originale. E' nato così a Wolfsburg il Maggiolino 2011. Un'auto nuova e uno stile moderno, ma unita a una tradizione antica da un sottile filo rosso mantenuto nel tempo.